CIBO E SALUTE
“Mens sana in corpore sano” è la frase che i nostri antenati erano soliti citare per mettere in evidenza la stretta correlazione esistente tra le capacità mentali e la perfetta efficienza fisica dell’organismo di un individuo.
Ma cos’è che consente al binomio corpo-mente di essere in ogni occasione all’altezza della situazione? Certamente, in primo luogo il modo di alimentarsi.
Nel corso degli anni il modo di nutrirsi è stato visto soltanto come momento di godimento e i cibi hanno assunto l’unico fine di stimolare in modo piacevole le papille gustative.
I miscugli di ingredienti manipolati in modo sapiente hanno fatto assumere al modo di preparare e cucinare i cibi il titolo di “arte culinaria”, anche se quest’arte non si preoccupa dell’effetto benefico o nocivo che il manicaretto potrà avere sull’organismo.
La dietetica moderna si è dinuovo posta l’interrogativo di valutare la situazione alimentare e nutrizionale con l’obiettivo di raggiungere la “salute per tutti”, attraverso l’opera dell’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità), che ha il compito di individuare e promuovere politiche e programmi per migliorare le condizioni di salute attraverso una nutrizione appropriata, i cui canoni sono emersi da ricerche esperite dai nutrizionisti di tutto il mondo.
L’abbondante disponibilità alimentare attuale ha profondamente cambiato le abitudini alimentari in senso qualitativo e quantitativo, dal dopoguerra ad oggi. Ogni giorno possiamo consumare i cibi che i nostri padri riservavano solo alle grandi occasioni.
Il mutamento di queste abitudini, secondo l’O.M.S., sarebbe responsabile di numerose malattie, avendo esso riscontrato un preciso rapporto di causalità tra gruppi di malattie e tipo di alimentazione.
Come meta nutrizionale “preventiva” il comitato di esperti dell’O.M.S. ha puntualizzato “tre regole” fondamentali da seguire per attuare una alimentazione sana in grado di conservare il più a lungo possibile lo stato di salute.
Esse sono: cosa mangiare, come mangiare, quanto mangiare.
La prima regola inquadra il problema della qualità del cibo come causa di malattia per l’eventuale presenza di insetticidi, dolcificanti artificiali, sostituti alimentari, conservanti, additivi, coloranti…
Alimentazione sana quindi, diviene sinonimo di alimentazione naturale, di selezione di cibi i più genuini possibili come maturazione, freschezza e composizione chimica.
L’assunzione del cibo in modo istintivo e quindi indiscriminato, senza la necessaria conoscenza del valore “qualitativo” dei cibi che ingeriamo, può causare pericolosi scompensi del nostro organismo.
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